venerdì 26 febbraio 2010

venerdì.

Ci sono quei giorni in cui le facce della gente per strada mi appaiono deformate come alcuni personaggi dei film di David Lynch.

Altri invece in cui i volti delle persone che camminano accanto a me in città mi rassicurano. Li trovo gentili, normali, assorti nei propri pensieri tranquillizzanti. Un nome che io trovo adattarsi bene a questo secondo tipo di individui è: Rebecca. Questo nome non mi ricorda nessuno in particolare. Questo è un nome che richiamo io alla mia stessa mente quando sento la necessità di cose belle e serenità.

Così, questa mattina, nell'inserire il nome Rebecca nel mio lavoro di data entry, mi sono sentita al sicuro.

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