giovedì 18 febbraio 2010

giovedì.

Monica, questo è il nome che ho inserito oggi per primo. Monica mi fa pensare in particolare a due persone.

Una è una ragazza che viveva nel mio stesso condominio quando ero bambina. Questa Monica veniva ogni tanto da me a farmi giocare, non era una baby-sitter, era una specie di amica molto più grande, a metà - in fatto di anni - tra me e mia madre. Non ricordo nulla di preciso, solo che io questa Monica proprio la adoravo. Le volevo un gran bene, mi divertivo un sacco con lei, era molto buona e dolce. E una volta si è presentata a casa mia con una cesta di vimini e dentro c'era un gattino così piccolo che quasi non si vedeva. Era il mio gattino. Si chiamava Saltello. Era il 1984. Monica: non riuscivo a dire il suo nome, lo storpiavo in Mo-ca-na.

L'altra Monica è una ragazza che ho conosciuto in un contesto completamente diverso, quasi trentanni più tardi. Abbiamo condiviso un'esperienza difficile e forse anche per questo tengo molto a lei. Monica è dolce nel viso, nel suo sorriso c'è qualcosa di molto rassicurante. Monica da qualche tempo è anche mamma di un bimbo bellissimo. E Monica è molto intelligente, riflessiva, chiara in ciò che pensa e dice.

Monica & Monica: due persone così importanti per me, così discrete, vicine e lontane al tempo stesso. Lontane tra loro, lontane da me, lontane nel tempo eppure vicine al mio cuore, alla mia mente. Questo è il dato che inserisco oggi. Che la vita può essere ricca di persone così!

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