domenica 31 gennaio 2010

domenica.

Oggi è domenica. Una settimana esatta è passata sotto i miei occhi come un fulmine. Il sole oggi è esploso alla finestra, domani ricomincio il mio lavoro. Il countdown è finito. Domani è il giorno zero. Ho un po' paura. Non per quello che mi aspetta, che conosco bene. E adesso che ci penso: perché avere paura? Ricomincia il dataentry, la vita continua. See you tomorrow.

sabato 30 gennaio 2010

sabato.

Ah, è sabato. Mi sento distratta. Ho dimenticato il pin del cellulare e quello del bancomat. Ho compilato male un modulo, ho scordato una visita medica. Ho perso la strada per andare in un posto che conosco bene e ho smarrito 5 euro all'ufficio postale. Piccole cose. Ma insomma. E poi ho messo il pigiama spaiato, la maglia di uno, il pantalone di un altro. Sì, piccole cose. Ancora un giorno e finalmente però torno al mio piccolo lavoro. Che queste cosette le mette tutte in riga. Mi piace il dataentry. In definitiva perché mi aiuta a mettere in ordine. Meno uno allora!

venerdì 29 gennaio 2010

venerdì.

Ecco, è venerdì. Saranno tutti contenti, è iniziato il week end. E anch'io, devo dire, sono contenta. Il tempo passa, dicevo ieri. E ne ero spaventata. Il tempo passa, dico oggi. E ne sono sollevata.

giovedì 28 gennaio 2010

giovedì.

Il tempo passa troppo in fretta e io non riesco a fermarlo. C'è sempre qualcosa che mi sfugge. Meglio occuparmi di robe concrete. Di azioni che posso capire. Tutto il resto oggi, giovedì, 28, mi spaventa. Più che dataentry, per il mio cervello occerrerebbe un lavoro di dataexit. Ora che ci penso. Fuori tutti i pensieri che fanno paura, che bloccano la vita nelle sue possibili evoluzioni. Più che altro fuori tutte quelle entità, che non sono pensieri, che non capisco, che non ricordo e che ciononostante agiscono. Eccome se agiscono. Comunque ora mi rassereno. Mi preparo il pranzo. E avanti con il countdown.

You all, please, stay with me
.

mercoledì 27 gennaio 2010

mercoledì.

Mi sveglio e ho Primo Levi sul comodino. Il Giorno della Memoria, benché di recente istituzione (anno 2000) è un giorno importante per me. Mai dimenticare ciò che è successo nei campi di lavoro e di concentramento. Penso di saperne sempre troppo poco. E intanto mancano pochi giorni al mio ritorno in postazione dataentry. E mi accorgo eternamente delle mie fortune.

martedì 26 gennaio 2010

martedì.

Oggi è martedì. Mi piace il martedì. A differenza del lunedì, che non piace a nessuno. Il martedì piace a me. Perché è ancora tutto in piedi, non sono stramazzata al suolo il lunedì, come invece la domenica sera pavento puntualmente. Il martedì è l'ora di svegliarsi, di andare avanti, di proseguire. Proseguo nella mia vita, e nel mio countdown verso il mio data entry. Scrivo parole in inglese, ma vivo a Torino neh. Questa città bianca, non grigia. Congelata sotto la nebbia, quasi rosa. Quasi bella, quasi grande, quasi importante, quasi tutto.

lunedì 25 gennaio 2010

lunedì.

Il prossimo lunedì a quest'ora sarò nella mia postazione. Un po' mi manca, dopo la vacanza forzata e prolungata. Questa mattina ho spostato la tenda della mia finestra e ho visto scendere i fiocchi di neve. Questa città è molto seria e anche la neve scende seria, ordinata. Si deposita bianca sulla mia notte confusa, di incubi. Si deposita bianca su tutti i miei dubbi sulle cose. Si deposita sulle macchine parcheggiate. I miei pensieri vagano senza sosta e senza una forma precisa. Per questo ho bisogno di tornare al mio lavoro. Perché la mia mente costruisce sempre un sacco di ipotesi e immagini irreali, troppo belle o troppo brutte. Invece al lavoro sono costretta a fermarmi, a fermare le onde in subbuglio della mia materia grigia. A restare sulla terra e a capire com'è il mondo, né bello né brutto. A capire la differenza tra verità e finzione. Tra luci e ombre. Tra bianco e nero.

domenica 24 gennaio 2010

domenica.

Oggi è domenica. Domani è lunedì. Ancora una settimana e ricomincio a lavorare. Che lavoro faccio? Mi occupo di data entry.

Data-entry, letteralmente caricamento dati, è l'operazione di inserimento di dati in una base dati informatizzata o generalmente in un programma su computer.

Tale operazione solitamente viene eseguita da un individuo mediante digitazione su una tastiera, ma può essere anche automatizzata mediante, ad esempio, tecnologie di lettura ottica o riconoscimento del parlato.

(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)


Quell'individuo in grassetto sono io. Inserisco i dati, qualsiasi tipo di dato, nel computer portatile di una grande azienda. Mi trovo bene. Ho una paga dignitosa. Non sono una bambocciona e mi guadagno da vivere. Fare il data entry ha molti vantaggi, per una ventinovenne che non ambisce alla carriera come me. Il primo vantaggio è che è un lavoro. Dio lo benedica. Poi, che è un lavoro, come si dice, automatico. Lo fai con una parte del cervello. Con l'altra inizi a fantasticare. Ed è con quest'ultima parte che scriverò questo blog. Che vi racconterò i miei pensieri. Che saprete (quasi) tutto di me.

Stay tuned!