lunedì 25 gennaio 2010

lunedì.

Il prossimo lunedì a quest'ora sarò nella mia postazione. Un po' mi manca, dopo la vacanza forzata e prolungata. Questa mattina ho spostato la tenda della mia finestra e ho visto scendere i fiocchi di neve. Questa città è molto seria e anche la neve scende seria, ordinata. Si deposita bianca sulla mia notte confusa, di incubi. Si deposita bianca su tutti i miei dubbi sulle cose. Si deposita sulle macchine parcheggiate. I miei pensieri vagano senza sosta e senza una forma precisa. Per questo ho bisogno di tornare al mio lavoro. Perché la mia mente costruisce sempre un sacco di ipotesi e immagini irreali, troppo belle o troppo brutte. Invece al lavoro sono costretta a fermarmi, a fermare le onde in subbuglio della mia materia grigia. A restare sulla terra e a capire com'è il mondo, né bello né brutto. A capire la differenza tra verità e finzione. Tra luci e ombre. Tra bianco e nero.

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